mercoledì 20 febbraio 2013

OBBIETTIVI


Gli obiettivi fotografici sono il mezzo attraverso il quale le immagini arrivano ad impressionare la pellicola. L'obiettivo è costituito, oltre che dalle lenti, da una serie di meccanismi di controllo quali il diaframma e il sistema per la messa a fuoco dell'immagine. Gli obiettivi si dividono in base alla loro lunghezza focale, che si esprime in millimetri (mm).
La lunghezza focale è data dalla distanza tra il centro della lente e il suo fuoco principale, che è il punto in cui convergono tutti i raggi della luce, quindi maggiore è la distanza, maggiore è la lunghezza focale.
  


Obiettivo normale 50mm (riferito alla pellicola 35 mm)Chiamato in questo modo perché “vede” l'immagine come l'occhio umano, avendo un angolo di campo di circa 45°. 

  

Obiettivi grandangolari

esempio 35mm, 28mm, 24mm
)
hanno un angolo di campo superiore a 45° e una gran profondità di campo elevata.
Sono ideali per fotografare ampi spazi, creano deformazioni se il soggetto è troppo vicino.
 





Obiettivo 24 mm



Teleobiettivi
esempio 85 mm, 105 mm, 300mm)

hanno un angolo di visione inferiore a 45° e permettono di avvicinare un soggetto molto lontano.
Hanno poca profondità di campo quindi sono utilizzati per mettere in risalto il soggetto, eliminando(sfuocando) i particolari sullo sfondo.




Obiettivo 100 mm











Obiettivo 300 mm

Zoom
è un obiettivo che ha diverse focali ed è quindi molto versatile.
Esistono due sistemi per regolare la focale (zoomata): a pompa (one-touch), dove la zoomata e la messa a fuoco avvengono con un unico movimento, e a doppia ghiera, dove messa a fuoco e zoomata avvengono con due movimenti separati.



Obiettivi macro

sono progettati per ottenere migliori risultati nelle fotografie a distanza ravvicinata.
Per ottenere una buona profondità di campo si utilizzano diaframmi molto chiusi (f16 – f22).

 












Obiettivo 105 macro


Soffietto 
Ottimo strumento per aumentare “l'effetto macro”.
Il soffietto va montato tra il corpo
macchina e l'obiettivo.











Obiettivi decentrabili sono utilizzati soprattutto nelle fotografie architettoniche per correggere il fenomeno delle linee cadenti.






Obiettivi catadiottrici o a specchio hanno dimensioni più contenute rispetto ai supertele.

















Questi obiettivi non hanno la ghiera dei diaframmi e quindi l'esposizione si regola agendo sui tempi di scatto.
Il compromesso per ottenere obiettivi meno costosi è la limitata profondità di campo, in quanto si scatta a diaframma fisso: tutto aperto.
Altra caratteristica importante che distingue un obiettivo, oltre alla qualità delle lenti utilizzate per la costruzione, è la luminosità. La luminosità è la quantità di luce che può entrare attraverso la lente dell'obiettivo (massima apertura disponibile del diaframma).
La maggior luminosità di un obiettivo consente di realizzare buone immagini anche in presenza di poca luce, a parità di pellicola.
Gli obiettivi molto luminosi spesso sono molto costosi.


Obbiettivo normale di 50mm per un apparecchio 35mm. E' composto da sette elementi, cinque convergenti e due divergenti.

Angolo di ripresa. I tre obbiettivi sono di lunghezza focale diversa ma sono usate su macchine di formato diverso. Il rapporto tra lunghezza focale e formato rimane lo stesso; essi hanno quindi lo stesso angolo di ripresa.

















All'interno di un obbiettivo, la rifrazione avviene su molti superfici. Ma se si tracciano le linee parallele dei raggi che entrano nell'obbiettivo e le linee convergenti dei raggi che formano l'immagine a fuoco, queste si incontrano in un immaginario "piano principale dell'immagine" di rifrazione. La lunghezza focale si misura dal punto in cui questo piano incontra
l'asse focale e corrisponde al centro di una lente semplice di pari lunghezza focale.



Tipica sequenza di apertura del diaframma. Molti obbiettivi possono avere aperture superiori a f/2 e più piccole di f/16.

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