IL DIAFRAMMA
Il diaframma è un meccanismo interno all'obiettivo, formato da lamelle metalliche sovrapposte, le quali formano un foro regolare che determina il diametro del fascio luminoso (apertura) e quindi l'intensità dell'illuminazione che colpisce il piano pellicola.
L'apertura è la dimensione del foro nel diaframma dell'obiettivo, ed è indicato dai valori “f” segnati su un anello dell'obiettivo chiamati stop o diaframmi.
I valori più comuni, dal più aperto al più chiuso, sono:
f/1.4 – f/2 – f/2.8 – f/4 – f/5.6 – f/8 – f/11 – f/16
Aprendo di un diaframma (o stop), per esempio da f/5.6 a f/4 l'ampiezza del foro nel diaframma raddoppia e quindi permette al doppio della luce di passare, sempre parità di tempo d'esposizione.
Il diaframma si comporta come una pupilla, dosa la luce che attraversa l'obiettivo: si chiude quando c'è tanta luce e si apre quando la luce è scarsa.
Con diaframma più chiuso (f/11) avremo una maggiore profondità di campo.
Il diaframma si può regolare manualmente o automaticamente.
L'apertura è la dimensione del foro nel diaframma dell'obiettivo, ed è indicato dai valori “f” segnati su un anello dell'obiettivo chiamati stop o diaframmi.
I valori più comuni, dal più aperto al più chiuso, sono:
f/1.4 – f/2 – f/2.8 – f/4 – f/5.6 – f/8 – f/11 – f/16
Aprendo di un diaframma (o stop), per esempio da f/5.6 a f/4 l'ampiezza del foro nel diaframma raddoppia e quindi permette al doppio della luce di passare, sempre parità di tempo d'esposizione.
Il diaframma si comporta come una pupilla, dosa la luce che attraversa l'obiettivo: si chiude quando c'è tanta luce e si apre quando la luce è scarsa.
Con diaframma più chiuso (f/11) avremo una maggiore profondità di campo.
Il diaframma si può regolare manualmente o automaticamente.
IL TEMPO DI ESPOSIZIONE
I numeri sul disco selettore dell'otturatore si chiamano tempi d'esposizione.
Il tempo d'esposizione (della pellicola), determina la durata d'apertura della tendina dell'otturatore nella macchina fotografica permettendo così, di impressionare la pellicola.
I tempi d'esposizione, espressi in secondi, più comuni sono:
1/8 – 1/15 – 1/30 – 1/60 – 1/125 – 1/250 – 1/500 – 1/1000
Variando da 1/125 (un centoventicinquesimo di secondo) a 1/250 (un duecentocinquantesimo di secondo) si dimezza il tempo, quindi si dimezza la quantità di luce che impressiona la pellicola, sempre a parità d'apertura di diaframma.
Impostando un tempo d'otturazione veloce si riesce a congelare un azione, mentre con un tempo lento si crea un effetto mosso per esaltarne la dinamicità.
Importante è la scelta del tempo d'esposizione perché da esso dipende la nitidezza della fotografia.
Il tempo d'esposizione è regolabile sia manualmente sia automaticamente.
Il tempo d'esposizione (della pellicola), determina la durata d'apertura della tendina dell'otturatore nella macchina fotografica permettendo così, di impressionare la pellicola.
I tempi d'esposizione, espressi in secondi, più comuni sono:
1/8 – 1/15 – 1/30 – 1/60 – 1/125 – 1/250 – 1/500 – 1/1000
Variando da 1/125 (un centoventicinquesimo di secondo) a 1/250 (un duecentocinquantesimo di secondo) si dimezza il tempo, quindi si dimezza la quantità di luce che impressiona la pellicola, sempre a parità d'apertura di diaframma.
Impostando un tempo d'otturazione veloce si riesce a congelare un azione, mentre con un tempo lento si crea un effetto mosso per esaltarne la dinamicità.
Importante è la scelta del tempo d'esposizione perché da esso dipende la nitidezza della fotografia.
Il tempo d'esposizione è regolabile sia manualmente sia automaticamente.
COPPIA TEMPO-ESPOSIZIONE
La coppia tempo/diaframma è fondamentale per ottenere la corretta esposizione.
Tempo d'esposizione ed apertura di diaframma sono direttamente proporzionali tra loro, quindi, più è veloce il tempo di scatto più è aperto il diaframma, per ottenere la stessa esposizione della pellicola.
Tempo d'esposizione ed apertura di diaframma sono direttamente proporzionali tra loro, quindi, più è veloce il tempo di scatto più è aperto il diaframma, per ottenere la stessa esposizione della pellicola.
Tempo d'esposizione
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Diaframma
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1/60
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f/11
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1/125
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f/8
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1/250
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f/5.6
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PROFONDITA’ DI CAMPO
Sulla pellicola si forma l'immagine degli oggetti che si trovano davanti all'obiettivo.
L'immagine risulta nitida solamente quando la distanza tra l'obiettivo e la pellicola è corretta (piano focale).
La profondità di campo è la distanza fra i soggetti più vicini e quelli più lontani contemporaneamente a fuoco.Sono tre i fattori che influenzano la profondità di campo:
l'apertura del diaframma, la distanza del soggetto, la lunghezza focale dell'obiettivo.Più chiudi il diaframma, maggiore è la profondità di campo.
Minore è la lunghezza focale, maggiore diviene la profondità di campo.
Maggiore è la distanza tra il soggetto e l'obiettivo, più estesa è la profondità di campo.
Minore è la lunghezza focale, maggiore diviene la profondità di campo.
Maggiore è la distanza tra il soggetto e l'obiettivo, più estesa è la profondità di campo.
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